Differenza tra Fosse Imhoff e Fosse Settiche
Fosse Settiche e Fosse Imhoff: un approfondimento sulle differenze di costruzione e funzionamento fra questi due tipologie di fosse biologiche tradizionali.
Molto spesso in rete si tende a confondere o ad unificare la Fossa Imhoff con la Fossa Settica (Bicamerale o Tricamerale). E' molto frequente infatti imbattersi in titoli di pagine come "vasca settica tipo imhoff" e via dicendo.
Questo Approfondimento nasce pertanto con l'intento di fornire chiarezza in merito alla sostanziale differenza di costruzione e di funzionamento di questi due tipi di fosse biologiche tradizionali.
Le Fosse Settiche
Tipicamente la Fossa Settica tradizionale è una vasca suddivisa in due o tre comparti.
Nel primo caso si parla pertanto di fossa bicamerale e nel secondo di tricamerale (di cui un esempio viene raffigurato nell'immagine sopra).
Le camere comunicano fra di loro tramite tubazioni con deflettori a T in modo da impedire il passaggio da una camera all'altra sia dei solidi sedimentati (fanghi) sia delle sostanze che galleggiano (croste).
Attraversando la prima camera, il tempo di permanenza del liquame è tale da provocare la sedimentazione dei solidi mentre il liquido subisce una fermentazione anaerobica limitata.
Il fango sedimentato e accumulato sul fondo subisce anch'esso una fermentazione in assenza di ossigeno generando gas (essenzialmente metano e anidride carbonica) che tende ad alleggerire il fango stesso che quindi risale in superficie formando la "crosta" tipica degli impianti di questa natura e a cui è impedito l'ingresso nella seconda camera ad opera dei deflettori.
Lo stesso fenomeno si ripete nelle successive camere ma in quantità via via più esigua.
Pertanto questo tipo di fossa biologica tradizionale restituisce un effluente ben chiarificato (con un basso contenuto di solidi sospesi) ma con un alto contenuto di inquinanti di natura disciolta.
Se ben dimensionata e realizzata la fossa settica rimuove circa il 50% dei solidi sospesi totali mentre il rendimento di rimozione massimo del BOD5 è pari a circa il 30%.
Le Fosse Imhoff
La Fossa Imhoff è suddivisa in due comparti: quello superiore (di sedimentazione) consiste di un canale longitudinale lineare al flusso e conformato con sezione a tramoggia che presenta sul fondo una apertura di comunicazione con il vano sottostante (di digestione).
L'acqua scorre lungo il canale di sedimentazione per uscire dalla parte opposta privo dei solidi sedimentabili che si separano per gravità per poi depositarsi sul fondo del vano sottostante.
Qui si accumulano e subiscono la digestione anaerobica e contemporaneamente vengono ispessiti per compressione degli strati superiori che via via si depositano.
Quindi anche la fossa biologica di tipo Imhoff (come la tradizionale fossa settica) funge sia da sedimentatore che da digestore anaerobico del fango sedimentato.
Rispetto però alle fosse bicamerali o tricamerali ha il vantaggio che, grazie alla particolare apertura di comunicazione tra i due comparti, le bolle di gas generate dalla fermentazione dei fanghi e la crosta che queste trascinano non risalgono fino al canale di sedimentazione.
La condotta di efflusso, provvista di paratia paraschiuma, in comunicazione con la vasca superiore permette l'allontanamento del refluo chiarificato ancora allo stato fresco, grazie al basso tempo di detenzione dello stesso, e non entrando in alcun modo in contatto con il comparto di digestione.
Il refluo finale di una fossa Imhoff, a differenza di quello in uscita da una fossa settica tradizionale, presenta un basso valore settico, facilmente trattabile per vie naturali come la subirrigazione o la fitodepurazione.
Se ben dimensionato un impianto di questo genere consente la rimozione dei solidi sospesi con rendimenti fino al 80% e del BOD5 fino al 30-35%.