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Sintesi della Normativa per i Disoleatori UNI EN 858-1:2005

Estratto e Sintesi della Normativa vigente per i Disoleatori UNI EN 858-1:2005: definizioni, dimensioni nominali, regole di progettazione, requisiti di prestazione, marcature, prove e controllo qualità degli impianti di separazione per liquidi leggeri, più comunemente detti Disoleatori o Deoliatori.

Le definizioni, le dimensioni nominali, le regole di progettazione, i requisiti di prestazione, le marcature, le prove e il controllo qualità degli impianti di separazione per liquidi leggeri o più comunemente chiamati Disoleatori o Deoliatori, nei quali i liquidi leggeri (olii o idrocarburi) sono separati dalle acque per gravità o coalescenza sono regolamentate e definite dalla Norma UNI EN 858-1:2005;
La normativa non si applica invece in casi di presenza di emulsioni stabili, grassi e oli di origine vegetale o animale;
La normativa prevede due classi di separatori come definito al punto 4 della normativa stessa:
- Classe I
- Classe II
Si differenziano tra di loro dal contenuto massimo ammissibile di olio residuo post trattamento espresso in mg\lt e nella maggior parte dei casi dalla tipologia o tecnica di separazione delle particelle di olio utilizzata;
I separatori di Classe I sono normalmente provvisti di separazione per coalescenza e devono garantire un quantitativo massimo residuo di 5mg/lt, quelli di Classe II sfruttano solo ed esclusivamente una separazione per gravita (separatori gravimetrici) e il limite che devono garantire è di100mg/lt;
Al fine di accertare il rispetto dei limiti sopra indicati la normativa al punto 8.3.3.1 richiede di sottoporre il refluo a prova per il rilevamento del contenuto di idrocarburi;

Gli impianti di separazione e tutti i rispettivi compontenti devono essere conformi a quanto prestabilito dallanormativa, e nello specifico come indicato dal punto 6.2 devono rispettare quanto segue:
- Deve essere garantita una classe di resistenza alla compressione minima del calcestruzzo C 35/45 in conformità al punto 4.3.1 della EN 206-1:2001;
- Le guarnizioni utilizzate all’interno del separatore continuamente a contatto con acque reflue e/o liquidi leggeri devono soddisfare i requisiti della EN 682, Tipo GB.

Prove sui Materiali

Il calcestruzzo del manufatto Separatore di Liquidi al fine di risepttare il punto 6.2.7 deve essere sottoposto a prova come da punto 8.1.4.1 e soddisfare i requisiti indicati al punto 6.2.2;
Il punto 8.1.4.1. prescrive al fine di controllare la resistenza chimica delle superfici interne delle prove su provini ad immersione in liquidi specifici, in particolare:
- acqua demineralizzata tenuta a (40 ± 2) °C;
- olio combustibile in conformità alla ISO 8217, designazione ISO-F-DMA, tenuto a (23 ± 2) °C;
- combustibile senza piombo in conformità alla EN 228 tenuto a (23 ± 2) °C;
- una miscela tenuta a (40 ± 2) °C, come segue:
- 90% (m /m ) di acqua demineralizzata;
- 0,75% (m /m ) di idrossido di sodio;
- 3,75% (m /m ) di ortofosfato di sodio;
- 0,50% (m /m ) di silicato di sodio;
- 3,25% (m /m ) di carbonato di sodio;
- 1,75% (m /m ) di metafosfato di sodio.


Ognuna delle prove sopra indicate deve avere una durata di 1000 ore e solo successivamente i provini devono essere risciacquati con acqua pulita, asciugati all'aria a (20 ± 3) °C per 24 ore e poi ispezionati per verificarne la conformità ai requisiti indicati in 6.2.7.1;
Edil Impianti 2 Srl ha eseguito le prove con Istituto Esterno secondo le prescrizioni delle norme seguenti con rapporto di prova N. 337527;
- UNI EN 858-1:2005 del 01/08/2005 “Impianti di separazione per liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio)
- Parte 1: Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità”;
- UNI EN 206:2014 del 20/02/2014 “Calcestruzzo - Specificazione, prestazione, produzione e conformità”;
- UNI EN 12390-3:2009 del 14/05/2009 “Prove sul calcestruzzo indurito - Parte 3: Resistenza alla compressione dei provini”.

Per l'esecuzione della prova è stata utilizzata la seguente apparecchiatura:
– camera climatica modello “Eurocell” della ditta Mecter (codice di identificazione interna dell'apparecchiatura: TDL001/2), corredata di rapporto di taratura n. 312260/22602 del 02/01/2014, utilizzata per il condizionamento dei provini a (23 ± 2) °C;
– box climatico a temperatura controllata e ventilazione interna, utilizzato per il condizionamento dei campioni a (40 ± 2) °C, con termometro datalogger della ditta Delta Ohm (codice di identificazione interna dell'apparecchiatura: LM256) corredato da certificato di taratura n. LAT 020 6396 del 24/07/2014 utilizzato per monitorare i profili di temperatura.

Al punto 6.2.8 la normativa prende in esame la reazione al fuoco indicando che la suddetta reazione al fuoco degli impianti di separazione per liquidi leggeri deve essere dichiarata in conformità alle disposizioni di cui al punto 8.4, il quale precisa che il materiale con il quale è fabbricato il separatore al fine di non essere sottoposto a prova deve soddisfare la classe di reazione al fuoco A1 in conformità alle disposizioni della Decisione CE 96/603/CE;
Edil Impianti 2 Srl al fine di accertare questo aspetto ha eseguito la prova con laboratorio notificato con RAPPORTO DI CLASSIFICAZIONE N. 337420/10235/CPR;
La classificazione è stata determinata secondo le prescrizioni delle seguenti norme:
– UNI EN 13501-1:2009 del 26/11/2009 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 1: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco”.
La classificazione finale di reazione al fuoco è stata dichiarata in rapporto come A1;

Progettare un Separatore

La progettazione di un separatore a norma UNI EN 8581:2005 deve rispettare i seguenti aspetti:
- L'area fino a 40 mm al disopra del livello massimo di esercizio del liquido deve essere considerata come parte integrante del separatore o sedimentatore come da punto 6.3;
- Tutti i componenti di un impianto di separazione devono essere a tenuta d'acqua come da punto 6.3.2;
- L'impianto di separazione, incluse le aree di ingresso e uscita del sedimentatore e del separatore come da punto 6.3.3 deve essere accessibile per la manutenzione e l'ispezione. I passi d'uomo di prolunga e le aperture d'accesso devono essere equipaggiati in modo da consentire la rimozione di liquidi leggeri e di qualsiasi materiale sedimentato. Le rispettive dimensioni devono essere conformi ai requisiti per pozzetti di ispezione e camere d'ispezione riportati nella EN 476.
- I separatori uguali maggiori di NS 10 devono possedere almeno un punto di accesso,come indicato in 7.3 della EN 124:1994.
- I diametri nominali minimi DN min di ingresso e uscita dell'impianto di separazione devono rispettare quanto indicato dal prospetto 2 del punto 6.3.5;
- I sedimentatori come da punto 6.3.7 devono essere costruiti con un dispositivo di controllo della portata in corrispondenza dell'entrata al fine di ridurre la velocità di ingresso e garantire una portata uniforme. Tale dispositivo deve essere progettato in modo da evitare cortocircuiti e consentire ai sedimenti di depositarsi;
- Le coperture di accesso devono essere conformi alla EN 124 come da punto 6.3.8
- L'impianto come da punto 6.5.1 deve garantire che il liquido leggero separato non possa essere scaricato involontariamente o in modo incontrollato, per esempio mediante sifonamento;
- La capacità di accumulo del liquido leggero separato come da punto 6.5.2 deve essere almeno dieci volte la dimensione nominale in litri qualora siano presenti dispositivi di chiusura automatica, e almeno quindici volte la dimensione nominale in litro in caso di assenza del dispositivo. Tali capacità devono essere basate su una massa volumica del liquido leggero pari a 0,85 g/cm3 ;
- Gli impianti di separazione devono essere dotati come da punto 6.5.3 di dispositivi di chiusura automatica o più comunemente chiamati otturatori a galleggiante la cui chiusura deve essere attivata dal liquido leggero accumulato avente una massa volumica tarabile di 0,85 g/cm3 o 0,90 g/cm3 o 0,95 g/cm3;
Gli stessi dispositivi di chiusura automatici galleggianti devono essere marcati con la massa volumica del liquido leggero preso in considerazione in fase dimensionale\progettuale come da punto 6.6.2;

- Gli impianti di separazione devono essere dotati come da punto 6.5.4 di dispositivi di avvertimento automatici, in grado di segnalare immediatamente una eventuale anomalia o emergenza;

Certificazione del Prodotto

Le dimensioni nominali e le classi degli impianti di separazione prefabbricati devono essere determinate sulla base delle prestazioni quando sottoposti a prova in conformità al punto 8.3.3.1.

L'appendice D della normativa UNI EN 858-1:2005 specifica i controlli effettuati da terza parte al fine di garantire come da punto D.1 un livello qualitativo e continuativo del prodotto conforme ai requisiti della presente norma in oggetto e assegnare una certificazione indipendente ai prodotti;
Con Certificato di Conformità n° OMS-01251458-16 l’Organismo Terzo ESQCERT Ltd ha certificato che i separatori di liquidi leggeri \ Disoleatori di classe I prodotti dalla Edil Impianti 2 Srl come da Allegato del certifica OMS-01251458-16-A01 sono stati valutati e giudicati conformi ai requisiti della normativa UNI EN 858-1:2005 – Parte 1 : Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto , marcatura e controllo qualità;

Funzionamento Coalescenza nei Separatori di Liquidi Disoleatori

Il funzionamento di un separatore di liquidi leggeri si basa sull'azione della forza di gravità e sul principio della separazione per coaelescenza;
Le particelle di olio, benzina e idrocarburi in generale più leggere dell'acqua, per effetto della forza di gravità tendono a risalire innescando un principio di flottazione statica; Le particelle più piccole "goccioline", che non riescono a separarsi dall'acqua solo grazie alla forza di gravità, andando a contatto con il dispositivo (filtro Refill per coalescenza), si accumulano sul filtro fino al raggiungimento di particelle agglomerate di dimensioni maggiori in grado di staccarsi e risalire in superficie;
L'utilizzo di queste tecnologie aiuta notevolmente la separazione delle particelle di olio dall'acqua, garantendo ottime rese depurative nei rispetto dei limiti di legge dettati dal D. Lgs. 152/2006 tabella 3 Allegato 5 parte III, il quale definisce i limiti di idrocarburi massimi che possono essere scaricati in acque superficiali (< 5mg/l) e in fognatura (< 10 mg/l).
I separatori di liquidi con tecnologia per coalescenza prodotti dalla Edil Impianti 2 Srl garantiscono un grado di depurazione e abbattimento pari al 99%, un contenuto di idrocarburi < 5 mg/l, logicamente vincolato al rispetto delle portate di progetto e alla caratteristiche del refluo in entrata al trattamento stesso;

Per Informazioni scrivere a info@edilimpianti.it oppure compilare il seguente modulo. I campi contrassegnati da (*) sono obbligatori.

Il progetto prevede l'utilizzo di fondi PNRR.

(*) Ho letto integralmente l'Informativa sulla Privacy; acconsento quindi al Trattamento dei Dati Personali secondo quanto stabilito dal Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali n. 679/2016 (GDPR).

(*) Acconsento che i Dati qui forniti vengano Conservati secondo le modalità dell'Azienda per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali sono stati raccolti e trattati.

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