Barriere soffolte WMesh..."Il nostro mare ripopolato di pesci Acqua pulita grazie alla barriera"
Proponiamo il testo dell'articolo apparso sul quotidiano "Il Resto del Carlino" circa le Barriere WMesh ed il loro impatto positivo sull'ecosistema Ambientale.
In questo approfondimento proponiamo il testo dell'articolo apparso sul quotidiano "Il Resto del Carlino" riguardo alle Barriere WMesh il 04/03/2023.
Gli effetti del progetto WMesh sulla costa di Riccione spiegati dal sub Renato Santi al convegno al Palaturismo
Il progetto WMesh, barriera soffolta antierosione, composta da moduli in cemento ecocompatibile, a Riccione ha dato vita a un'affascinante oasi marina. Il ripopolamento della flora e della fauna è stato immortalato dalla fotocamera di Renato Santi, sub di Blennius, associazione promotrice del convegno pubblico su 'Il mare di Riccione', che oggi dalle 9,45 alle 16 al palazzo del Turismo radunerà esperti e docenti universitari. Per l'occasione sarà svelato il risultato dello studio sull'habitat marino svolto da un gruppo di ricerca internazionale, guidato dall'Università di Bologna.
Il WMesh dunque funziona?
«Puntiamo sul prolungamento, perché tra i vari sistemi antierosione che abbiamo visto, questo sembra il più efficace, sia dal punto di vista erosivo che della riproduzione dei pesci».
Gli anemoni aiutano a studiare la salute del mare?
«Gli anemoni sono di più specie, nel nostro caso si tratta dei capelli di serpe che vivono sulle barriere artificiali sommerse a 200 metri dalla costa. Su questi Guido Candela, docente universitario, ha deciso di effettuare uno studio per verificarne l'evoluzione e quindi le condizioni dell'acqua».
Intorno alle barriere quali altre creature vivono?
«Molti policheti, a guisa di tubicino bianco, che s'insediano sulle cozze, poi le ascidie, organismi filtratori, vari tipi di alghe, molti pesci ago e cavallucci marini, che purtroppo in gran parte poi finiscono nelle nasse dei pescatori, anche questi sono segno di acqua pulita. Per il resto ci sono pesci di ogni tipo, boghe, cefali in gran quantità, molte bavose, rigatine, nonché avanotteri di ogni tipo, perché la barriera si trasforma in una specie di nursery. È incredibile, il mare è deserto, solo qualche pesce qua e là, ma vicino alla barriera è pieno».
La barriera frena pure I'erosione?
«Come verificato in varie immersioni, sia verso mare che verso terra c'è un accumulo di sabbia non indifferente di 70/ 80 centimetri, che si dilunga per centinaia di metri».